
Gli antichi egizi misuravano le ore diurne mediante un'apposito strumento, il gnomone. E le ore notturne con la clessidra o con l'orologia ad acqua oltre che con l'osservazione del sorgere delle stelle.
La durata del tempo veniva rilevata attraverso la lunghezza dell'ombra solare: l'inizio dell'osservazione avveniva con il solstizio d'estate, quando l'ombra solare era più corta, e si potraeva fino al solstizio invernale quando la stessa era più lunga.
Un tale ciclo di osservazioni portò gli Egizi a determinare la durata dell'anno in 365 giorni. La precisione dei loro calcoli fa dedurre che le loro osservazioni si siano potratte per secoli al fine di determinare il periodo annuale di 365,25 giorni grazie al sorgere eliaco di Sirio.
La testimonianza più eclatante dell'astronomia egizia è quella dello Zodiaco di Dendera.